L’Isola del Giglio ha avuto una storia molto avventurosa, fatta di tragedie e rinascita, e affonda le sue radici nell’Età del Ferro come dimostrano i reperti archeologici rinvenuti.

L’isola ha infatti sempre rappresentato un punto strategico per le popolazioni del tempo grazie alla sua particolare posizione geografica nel Mar Tirreno e ben presto divenne un’importante base militare Etrusca e successivamente Romana. Il Giglio è citato da Giulio Cesare nel De Bello Civili e dal poeta Claudio Rutilio Namaziano nel De reditu suo.

Successivamente al dominio Romano, l’Isola del Giglio sia stata donata da Carlo Magno all’Abbazia delle Tre Fontane (a Roma).

Durante il Medioevo passò sotto il dominio della famiglia Aldobrandeschi e poi al comune di Perugia. Nel 1241 al largo dell'isola la flotta pisana sconfisse quella genovese cadendo perciò sotto il dominio della Repubblica di Pisa fino al 1406. E’ in questo periodo che si sviluppò maggiormente il centro abitato Giglio Castello, sia dal punto urbanistico che da quello difensivo. Nel 1406 l’isola fu ceduta ai Medici e da qui incominciò un periodo molto difficile per gli isolani perchè divennero vittime di numerosi attacchi da parte dei pirati provenienti dal Nord Africa.

L’episodio più tragico della storia dell’isola accadde nel 1544 quando il pirata Cair Heddin (detto il “Barbarossa) insieme alla sua ciurma saccheggiò l'isola, uccidendo chiunque si opponesse e deportando come schiavi più di 700 abitanti. Sorte simile toccò agli abitanti della vicina Isola di Montecristo con la differenza che tale isola non venne più ripopolata. Gli attacchi dei pirati saraceni continuarono fino al 1799, quando i Gigliesi combatterono eroicamente contro i “Turchi” riportando una vittoria importante che segnò la fine delle scorribande piratesche per sempre.

Seguirono anni più sereni che videro il rifiorire dell’agricoltura, dell’economia e del settore minerario. Quest’ultimo è stato fondamentale più che mai nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, garantendo un posto di lavoro a quasi 350 minatori solo a Giglio Campese, dove vi era una miniera di pirite utilizzata in industria per produrre acido solforico. La miniera subì vari crolli dove morirono molti minatori e fu chiusa definitivamente nel 1962.
Negli anni del boom economico l’isola ha visto crescere sempre di più il turismo, creando nuove strutture ricettive per i visitatori, pur senza mai perdere il suo carattere autentico e genuino.

COSTA CONCORDIA

La Costa Concordia è stata una nave da crociera varata nel 2005, già vittima di altri piccoli incidenti nel corso degli anni, ed è divenuta famosa per il tragico naufragio del 13 Gennaio del 2012 davanti a Giglio Porto.

La notte di quel maledetto giorno alle 21:45 la nave, in navigazione da Civitavecchia a Savona per una crociera nel Mediterraneo, urtò il più piccolo degli scogli de Le Scole situato a circa 500 metri da Giglio Porto: l'incidente provocò uno squarcio di ben 70 metri nello scafo.

A causa del danno la Costa Concordia sbandò progressivamente sul lato di dritta, cioè di destra, sino a sommergersi sul medesimo lato. Nella tragedia la sorte ha fatto sì che la nave si appoggiasse al basso fondale roccioso della costa e restando perciò in buona parte emergente; se il naufragio fosse avvenuto anche solo pochi metri più a largo la nave sarebbe precipitata negli abissi marini, dato che il fondale si approfondisce bruscamente senza possibilità di salvezza per i passeggeri e l’equipaggio.

In totale fra i membri dell’equipaggio e i passeggeri la nave conteneva 4229 persone, di queste 4197 si sono salvate grazie all’aiuto delle forze di pronto soccorso e degli abitanti dell’isola che immediatamente si sono attivati. Le operazioni di soccorso durarono tutta la notte. Le ricerche dei dispersi proseguirono nelle settimane successive e si conclusero con il ritrovamento dell’ultima vittima il 28 Aprile del 2012, portando il numero totale dei morti a 32.

Le procedure per il rigalleggiamento del relitto sono iniziate il 14 luglio 2014 e si sono concluse il 23 luglio mentre il trasferimento nell’area portuale di Genova è avvenuto il 27 luglio 2014.